La crescita della mobilità elettrica, il mese di maggio fa segnare un record nel numero di auto elettriche vendute in Italia, 594 unità che rappresentano un risultato mai raggiunto fino ad ora, pur essendo ancora una nicchia con una percentuale insignificante, fanno capire che qualcosa si sta muovendo e la rivoluzione silenziosa si sta mettendo in moto anche da noi. Il trend ormai consolidato per le ibride oscillante intorno al 4% del mercato in crescita rispetto al 3,33% dell’intero 2017. La percentuale di crescita della mobilità elettrica è sotto gli occhi di tutti e il futuro sembra radioso, con diverse case automobilistiche che hanno lanciato piani di investimento in ricerca e sviluppo per entrare nel mercato nei prossimi anni.
Negli ultimi sei anni, le vendite di auto elettriche nel mondo, sono passate da 122 mila (2012) alle attese 1,6 milioni (2018). Oltre alla crescita esponenziale è interessante vedere come la percentuale di auto ibride plug-in contro le auto al 100% elettriche stia cambiando rapidamente: nel 2012 le plug-in erano il 55%, nel 2017 sono in discesa al 36%. Le stime per il 2018 indicano che quest’anno le plug-in risaliranno al 38%.
Molte novità interessanti sul trend di costo delle batterie al Litio, Musk (CEO TESLA) ha affermato che se i prezzi delle materie prime si manterranno stabili, Tesla dovrebbe arrivare a un costo di 100 dollari/kWh per le celle elementari, e arrivare a 100 dollari/kWh per l’intero battery pack entro ulteriori 2 anni. Dimostrando che Tesla sta riuscendo a ottenere una riduzione di costo industriale del 15% anno su anno. Bisogna ricordare che l’ultima indicazione specifica di costo di Tesla sulle batterie risaliva a inizio 2016 quando si parlava di 190 dollari/kWh. Il miglioramento c’è stato, insomma, e anche superiore alle aspettative.
Perché l’elettrico possa definitivamente prendere piede e sostituire il trasporto fatto con mezzi a combustione ci sono alcune problematiche da superare, oltre a diversi nodi da sciogliere. È questo in sintesi lo scenario presentato nel Future Energy Summit di aprile 2018, nelle parole di Colin McKerracher, che guida quel settore in Bloomberg.
L’Italia arriverà, come al solito, in ritardo sul cambiamento. In primis per gli investimenti infrastrutturali dedicati al settore e poi fattore principale, perchè le aziende automobilistiche nazionali non hanno creduto ed investito in ricerca nel settore. Sta ora a noi portare avanti questa politica silente di cambiamento ed investire sui sistemi di ricarica per i mezzi EV ed plug-in, legati alla produzione di energia rinnovabile e stoccaggio.